Le candele di accensione sono un elemento fondamentale per il corretto funzionamento di un motore a scoppio a benzina, sia esso a due o quattro tempi.
In un motore a quattro tempi le fasi (aspirazione, compressione, scoppio e scarico) avvengono con due rotazione dell'albero motore, cioè in 720 gradi e nel cilindro si passa da temperature dei gas da 120 gradi a 3000 gradi e pressioni da 0,9 bar a 50 bar
Nota
1 bar = 1,01972 kg/cm2 - 1 kg/cm2 = 0,0980665 MPa
In questo scenario la candela deve garantire che tra gli elettrodi scocchi sempre una scintilla costante, necessaria a fare detonare la miscela aria/benzina nel cilindro.
La tensione necessaria a produrre questa scintilla viene fornita dalla bobina di accensione in grado di generare tensioni tra i 10.000 ed i 40.000 Volt
Per farci un idea di quante scintille attraversano gli elettrodi di una candela ogni minuto possiamo usare questa semplice formula:
scintille/minuto = numero di giri motore/minuto ÷ 2 x numero dei cilindri
In altre parole se abbiamo un motore che ruota ad un regime di 3500 giri al minuto ed ha quattro cilindri abbiamo:
3500 ÷ 2 = 1750 x 4 = 7000 scintille al minuto.
Durante il funzionamento del motore questo processo avviene senza soluzione di continuità finche non spegniamo il veicolo.
Per garantire una lunga durata alle candele queste andrebbero controllate almeno ogni 10.000 km e con l'occasione è possibile anche eseguire delle semplici operazioni di manutenzione che ne mantengono l'efficienza, per fare questo occorre:
Chiave per candele
Spazzolino con fili in ottone per rimuovere i residui che si depositano sugli elettrodi senza danneggiarli.
Spessimetro si utilizza per verificare che la distanza tra gli elettrodi sia quella dichiarata dal produttore della candela.
Oliatore contiene l'olio (può anche essere dell'olio motore pulito) per ungere la filettatura della candela.
Nota
Attraverso la colorazione dell'elettrodo della candela è possibile capire se nel cilindro (cilindri) avviene una corretta combustione, se la miscela aria/benzina è troppo grassa o troppo magra, se l'auto brucia olio, ecc.
Se le candele presentano segni di usura e bene sostituirle senza esitazione, poichè le prestazioni del motore dipendono in gran parte da questi elementi.
Le caratteristiche delle candele di accensione adatte alla nostra automobile sono indicate nell'manuale del veicolo o sono reperibili nei siti dei vari produttori.
Le candele vanno sempre smontate a motore freddo.
Prima dello smontaggio delle candele è necessario rimuovere i rispettivi cavi, questi vanno sempre afferrati per le pipette non tirare mai direttamente il cavo.
Le pipette soprattutto quelle in gomma tendono a creare un vuoto tra l'isolante della candela e la gomma che può rendere difficile lo smonatggio.
Rimuovere i cavi uno per volta, se si desidera smontarli tutti insieme è necessario contrasegnarli, se i cavi vengono rimontati in modo errato l'auto non sarà in grado di avviarsi.
Dopo aver rimosso la candela coprire il foro nella testa con uno straccio pulito per evitare che possano entrare nel cilindro corpi estranei.
Una volta effettuato lo smontaggio, la pulizia ed il controllo della distanza tra gli elettrodi si può pocedere al rimontaggio della candela, avendo cura di oliare leggermente la filettatura ed avvitandola a mano finche non arriva in battuta, a questo punto è possibile procedere con il serraggio alla coppia indicata del produttore dell'automobile o dal produttore delle candele.
Nota
La distanza tra gli elettrodi viene riportata sempre sulla confezione che contiene la candele nuove, è comunque possibile reperire questo dato anche sui siti dei vari produttori.
Una candela poco stretta potrebbe allentarsi durante il funzionamento del motore e questo, oltre a provocare una significativa perdita di prestazioni, può provocare anche danni molto costosi da riparare all'allogiamento filettato della candela realizzato nella testata del motore.
Una candela troppo stretta potrebbe arrivare a rompersi (questa è una circostanza abbastanza rara per le candele di accensione nei motori a benzina ma più frequente per le candelette nei motori Diesel).
Può capitare invece di rompere l'isolante, in questo caso la candela è da buttare, per impedire che si possa verificare questo inconveniente è importante scegliere una chiave per candele che, all'interno della bussola, abbia un anello in gomma che, oltre ad impedire che la candela possa sfilarsi e cadere durante le operazioni di montaggio smontaggio, impedisce anche all'isolante di toccare la parte metallica.
Le chiavi per candele sono sostanzialmente di due tipi: snodate o a bussola.
Le prime sono composte da una bussola, con uno snodo semplice o cardanico collegata ad un manico, fisso o regolabile, attraverso un asta.
Le seconde per essere utilizzate necessitano di altri componenti: un cricchetto o una maniglia a T, una prolunga e se occore anche uno snodo cardanico,
oppure possono essere applicate su una chiave a T con attacco quadro snodato.
Esistono anche chiavi per candele realizzate con un semplice tubo esagonale con due fori realizzati sul perimetro nel quale è possibile inserire un spina di manovra e sono spesso fornite come primo equipaggiamento generalmente di motoveicoli.
Tutti i tipi di chiavi si trovano nelle dimensioni degli esagoni delle candele
Dimensioni esagono candele, diametro e filettatura | ||
Esagono (mm) | Esagono (in) | Diametro x Filettatura (mm) |
---|---|---|
14 | 9/16" | M10x1,25 - M12x1,25 |
16 | 5/8" | M10x1,25 - M12x1,25 - M14x1,25 |
17,8 (18) | 11/16" | M12x1,25 |
20,8 (21) | 13/16" | M14x1,25 - M18x1,5 |
Le chiavi a bussola per candele hanno di solito quadri femmina da 1/2" ma è possibile reperirle anche con quadri femmina da 3/8".
La principale differenza tra le chiavi per candele snodate e quelle a bussola consiste nel fatto che con le prime possiamo effettuare solo un serraggio non controllato, ovvero a mano, mentre con le seconde è possibile utilizzare una chiave dinamometrica per effettuare un serraggio controllato, ovvero, alla coppia stabilita dal produttore dell'autovettura o delle candele.
In realtà è possibile eseguire il serraggio delle candele anche senza chiave dinamometrica adottando un sistema di serraggio angolare.
Per effettuare questa operazione occorre portare la candela in battuta nella sua sede e successivamente inserire la chiave o il cricchetto mantenendo il manico parallelo, ad esempio, al coperchio delle punterie per poi ruotarlo con un angolo (ad esempio) di 180°
Il valore dell'angolo di rotazione va rilevato dal sito del produttore delle candele e può variare per candele nuove o riutilizzate.
Nota
Le dimensioni dei quadri sono sempre espresse in pollici (")
F = quadro femmina M = quadro maschio
1/4" (un quarto di pollice) = 6,35 mm
3/8" (tre ottavi di pollice) = 9,525 mm
1/2" (mezzo pollice) = 12,7 mm
3/4" (tre quarti di pollice) = 19,05 mm
1" (un pollice) = 25,4 mm
I marchi registrati appartengono ai leggittimi propietari
Le dimensioni e le caratteristiche possono essere differenti a seconda del produttore
Ove non espressamente indicato tutte le dimensioni sono in millimetri.
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